Il numero dei casi positivi a ieri, 10 novembre, sale a 138 (+26 nuovi casi in due giorni) di cui 13 ricoverati in ospedale. I concittadini in quarantena sono 188 e permangono in isolamento fiduciario.
Cinque persone positive hanno avuto l’esito negativo del tampone di verifica ed altre 2 persone hanno terminato il periodo di quarantena.
Il momento è molto serio e grave, i nostri ospedali stanno raggiungendo rapidamente il punto di saturazione. Dobbiamo tutti assieme stringere i denti in questo periodo e rispettare scrupolosamente le norme.
Tutti i nostri sforzi e sacrifici devono essere attuati per il bene collettivo, per tutelare i più deboli, e quindi a rischio di contagio, ma anche per i nostri operatori sanitari.
I sacrifici che stiamo compiendo oggi porteranno al rallentamento dei contagi. Dobbiamo fidarci delle istituzioni e seguire alla lettera le istruzioni.
Dobbiamo essere capaci di pensare in maniera collettiva, e non individuale, e più lo faremo più saremo forti nello sconfiggere questo virus. Ora dobbiamo superare l’emergenza sanitaria. Ora è necessario fare ognuno il proprio dovere, siamo chiamati tutti al nostro dovere per contenere il contagio.
Continuiamo ad essere prudenti e usare tutte le cautele che ben conosciamo quali indossare sempre la mascherina nei luoghi pubblici e all’aperto, evitare assembramenti, rispettare il distanziamento e lavarsi o igienizzarsi spesso le mani.
Credo che i numeri sopra riportati siamo molto esplicativi. Non usciamo se non per motivi di salute, lavoro e di reali necessità e, prima di uscire, chiediamoci sempre se è proprio indispensabile o posso aspettare e uscire qualche volta in meno.
Teniamo alta la nostra attenzione perché siamo, in emergenza.
Ricordiamoci sempre che dobbiamo essere tutti parte della risoluzione del problema e non il problema.
Non vanifichiamo gli sforzi e i sacrifici di tanti per la non curanza delle regole da parte di qualcuno.